Limonata lattofermentata: una bibita benefica non solo per l’estate
La limonata è la classica bevanda che ci fa pensare all’estate, visto che è particolarmente rinfrescante. È anche vero però che i limoni sono disponibili quasi tutto l’anno e, visti i loro benefici, perché non approfittare di una versione ancora più salubre preparandosi in casa una deliziosa limonata lattofermentata?
La ricetta è semplice, il sapore dolce e un po’ frizzante e la bibita grazie alla fermentazione è arricchita di minerali, vitamine, antiossidanti, enzimi digestivi e acidi organici. Quindi è una buonissima idea prepararla da bere anche nel periodo invernale o nelle mezze stagioni.
Ecco qui sotto la lista dei materiali e degli ingredienti necessari, oltre al processo per ottenere una gustosa bevanda salutare.
Ricetta della limonata lattofermentata
Prima di vedere gli ingredienti, è bene sottolineare che i limoni devono essere sempre di origine biologica o comunque non devono essere stati trattati. In Europa è obbligatoria l’indicazione sull’etichetta degli agrumi che specifichi il metodo in cui è stata trattata la buccia.
Gli agrumi in particolare infatti, rispetto ad altri frutti, vengono trattati con quantità elevate di sostanze chimiche (tra cui il difenile, otofenilfenolo e tiabendazol) e, venendo spesso usata anche la buccia nella preparazione di cibo o bibite, l’Europa ha imposto la dicitura sulle etichette affinché il compratore ne sia consapevole.
Anche se in questa ricetta la buccia non viene utilizzata, la sostanza chimica dei limoni trattati potrebbe essere in parte penetrata nel frutto. Questo, che sarebbe comunque meglio evitare per la nostra salute, è ancora più importante per la ricetta perché tale sostanza potrebbe interferire sul lavoro dei microorganismi che fermentano.
Ingredienti:
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6-8 limoni non trattati
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½ tazza di zucchero integrale per la prima parte della fermentazione + altri 2 cucchiai per la seconda fase e 4 cucchiaini per la parte finale
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½ cucchiaino di sale marino fine
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1 tazza di té di kombucha o ½ tazza di siero di latte
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acqua quanto basta
Materiali necessari:
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1 spremiagrumi
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1 barattolo di vetro da 2 litri
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2 bottiglie da 1 litro
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1 imbuto
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1 colino a maglia fine
Procedimento per la limonata lattofermentata
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Spremere i limoni e mettere tutto il succo (con o senza la polpa) nel barattolo di vetro.
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Aggiungere il kombucha (o il siero di latte), lo zucchero integrale, il sale marino e l’acqua quanto basta a riempire il barattolo senza arrivare fino al bordo. Mescolare bene.
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Chiudere il barattolo senza serrarlo completamente e riporlo a temperatura ambiente per due giorni.
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Passate 48 ore, filtrare la bibita con il colino per eliminare la polpa e la schiuma venute a galla, aggiungere poi altri 2 cucchiai di zucchero e rimettere il barattolo a temperatura ambiente per altri 2/3 giorni.
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Si cominceranno a formare insieme alla schiuma (che può essere tolta o meno) delle piccole bollicine bianche in superficie. La limonata lattofermentata contenuta nel barattolo è pronta per essere ripartita in parti uguali nelle bottiglie, usando il colino e l’imbuto.
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In ognuna delle 2 bottiglie di limonata aggregare due cucchiaini di zucchero e aggiungerci l’acqua necessaria per arrivare a poco più di 3/4 della bottiglia stessa (non deve mai essere piena fino all’orlo).
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Chiudere le bottiglie e metterle in frigorifero. Dopo un paio di ore può già essere bevuta.
In frigorifero dura fino a 4 settimane, ma ha un ottimo sapore e piace talmente tanto ad adulti e bambini che non arriva mai a durare così a lungo!
Perché scegliere la limonata lattofermentata
La limonata acquistata nei supermercati è nella maggior parte dei casi piena di aromi artificiali e zucchero e deve essere considerata come qualcosa da evitare il più possibile.
La limonata lattofermentata fatta in casa non è solo ricca di benefici, ma è particolarmente piacevole da bere e apprezzata da tutta la famiglia. Inoltre, diversificare cibi e bibite fermentate è consigliato come la varietà nell’alimentazione quotidiana.
Quindi, il kefir e il tè di kombucha possono essere alternati alle versioni fermentate del kvass, del ginger ale, dell’aranciata o anche a questa limonata lattofermentata di cui hai appena letto la ricetta. È questo il modo giusto per continuare a beneficiare delle bibite fermentate che tanto fanno bene al nostro microbiota!
Oggi per caso mi sono ritrovata in questa pagina ….. Superlativa
Grazie per seguirci Paola
Domanda che forse sara’ banale.
Ma i diabetici possono consumarla visto che c’è lo zucchero?
Se è fermentata sufficientemente a lungo si in quanto i batteri si alimentano dello zucchero convertendolo in acido lattico. Dovrebbe fare qualche prova con i tempi di fermentazione e il glucometro.
Domanda non ho kombusha o siero di latte. Posso usare fermenti (fv) di frutta?
No, per fermentare la limonata bisogna utilizzare il siero del latte. È semplicissimo da fare e lo trova tra le nostre ricette.
Scusa perché aggiungere altra acqua alla fine ?