Il latte crudo: la sua presunta pericolosità e i benefici reali
Benché abbia già parlato dell’argomento (qui) oggi voglio cercare di fare un po’ di chiarezza in merito ad un alimento alquanto controverso: il latte crudo. Fra chi sostiene che sia dannoso se non accuratamente filtrato e pastorizzato e chi invece ritiene che sia ben tollerato e perfetto dal punto di visto nutrizionale, potresti avere le idee un po’ confuse in merito, soprattutto se ami il latte e lo gusti ogni mattina durante la tua colazione o magari durante la giornata, come alimento rinvigorente e rinfrescante.
Cerchiamo allora di analizzare innanzitutto ciò che sostengono le ultime ricerche comparando i rischi relativi all’assunzione del latte non pastorizzato con altri cibi e attività e poi passiamo ai reali benefici in merito all’assunzione del latte crudo secondo vari punti di vista.
Una premessa importante sul latte crudo
Spesso, quando si trattano argomenti sui quali c’è molto scalpore, può capitare che le varie discussioni e tesi offuschino i fatti e talvolta anche il comune buon senso. Alcuni titoli sensazionalistici pubblicati sui giornali tendono a esporre solo una parte delle argomentazioni, facendo apparire il latte crudo come un cibo assai pericoloso e chiunque lo consumi o lo offra ai propri figli, una persona sconsiderata e irresponsabile.
Ecco allora che io voglio presentarti entrambe le argomentazioni che entrano in gioco in questa discussione, fornendoti i fatti senza pregiudizi, perché tu possa formarti un tuo parere personale sulla possibilità di assumere o far assumere alla tua famiglia il ‘famigerato’ latte crudo. Ovviamente la decisione finale spetta solo ed esclusivamente a te, dopo aver valutato attentamente rischi e benefici, ma per poterlo fare hai sicuramente bisogno di comprendere al meglio tutti gli aspetti della vicenda.
Se vuoi sapere la mia opinione, penso che il latte crudo e quello pastorizzato sono due alimenti completamente diversi nonostante siano entrambi latticini. La mia famiglia e io consumiamo esclusivamente latte crudo da oltre 15 anni ed è ciò che suggerisco ai miei pazienti ove possibile.
E pericoloso il latte crudo?
Prima di tutto bisogna dire che molti sono i cibi che possono causare malesseri di vario tipo a causa di contaminazione alimentare e i latticini si trovano circa in fondo della lista dei cibi incriminati. In generale infatti, essi sono meno rischiosi della maggior parte delle altre categorie alimentari come la carne, le uova, il pollame e i frutti di mare. Non si tratta quindi di una percentuale ragguardevole, anche considerando il fatto che oltre il 75% della popolazione consuma i latticini.
Si può notare inoltre che i malesseri derivati dall’assunzione dei latticini sono in genere più blandi rispetto agli altri cibi, che possono invece causare reazioni molto aggressive. Insomma, il cibo può portare a gravi malessere e anche alla morte a causa delle contaminazioni, ma ciò non accade a causa del latte non pastorizzato, bensì per reazioni a frutta, noci, carni, pesce, ecc… basti pensare che nella California dove il latte crudo certificato viene venduto nei negozi, non si è ammalato nessuno negli ultimi 37 anni!
Si può notare inoltre che i malesseri derivati dall’assunzione dei latticini sono in genere più blandi rispetto agli altri cibi, che possono invece causare patologie molto importanti e gravi. Insomma, il cibo uccide spesso a causa delle patologie ad esso correlate, ma ciò non accade a causa del latte non pastorizzato, bensì per reazioni a frutta, noci, carni, pesce, ecc…
D’altra parte è stato rilevato da alcune ricerche che l’assunzione di latte crudo causa più spesso malesseri rispetto a quello pastorizzato, nonostante esso sia decisamente meno consumato in generale dalla popolazione.
In tutti questi studi e ricerche però, si evidenziano spesso alcune falle: in alcuni casi non è ben chiaro su chi si basano le ricerche, che in qualche modo risultano essere distorte e poco affidabili, facendo apparire il latte crudo più pericoloso di quello che è in realtà.
I malesseri a cui ci si riferisce variano da un semplice mal di stomaco, ai casi di diarrea fino all’arrivo in ospedale per problematiche più serie. Ovviamente per tutta una serie di malesseri più leggeri non ci rivolgiamo al nostro medico, pertanto consideriamo solo i casi più gravi: quelli associati al consumo di latte crudo risultano essere estremamente rari, infatti negli Stati Uniti dove i consumatori ammontano a circa 60 milioni, si registrano circa 150 casi all’anno sui 9 milioni registrati ovvero meno del 3%. Insomma, sono decisamente maggiori le probabilità di avere un incidente d’auto, per esempio, rispetto alla possibilità di essere ricoverato in ospedale a causa dell’ingestione di latte crudo. E quando si tratta di malesseri derivati da contaminazione di alimenti ingeriti, i latticini dovrebbero essere l’ultimo dei tuoi pensieri.
I benefici del latte crudo
Dunque, anche se minimo, esiste comunque un rischio di incappare in qualche malessere a causa dell’assunzione del latte crudo. Per quale motivo allora le persone scelgono di berlo nonostante sia disponibile il più sicuro latte pastorizzato?
Ci sono molte ragioni per le quali il latte crudo è da preferire rispetto a quello pastorizzato, da quelle prettamente relative ai valori nutrizionali a quelle etiche e ambientali:
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Dal punto di vista nutrizionale, il latte crudo possiede valori più importanti rispetto a quello pastorizzato. Siccome solitamente il latte crudo proviene da mucche che pascolano ad erba, il latte di questi bovini possiede ottimi livelli di vitamine e altri nutrienti, incluso l’acido linoleico (considerato un importante anticancerogeno) e altri acidi grassi. La pastorizzazione del latte invece, riduce la qualità del latte stesso, diminuendone i livelli di manganese, rame e ferro, oltre che di vitamina C e B. Un’altra proteina del latte, la beta-lattoglobulina, sensibile al calore, viene distrutta dal procedimento della pastorizzazione. Quindi capirai bene che nonostante il latte pastorizzato conservi un minimo livello di valori nutrizionali, quello crudo è certamente superiore nella quantità di vitamine e minerali in esso contenuti.
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Molte persone che hanno problemi digestivi dovuti all’assunzione di latte pastorizzato non soffrono invece delle stesse conseguenze se assumono il latte crudo. Questo dimostra che il latte crudo è meglio tollerato perché mantiene importanti enzimi che rendono più semplice la sua digestione rispetto a quello pastorizzato.
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Per quanto riguarda la salute, alcuni studi europei sottolineano che il consumo di latte crudo durante l’infanzia protegge i soggetti da asma, allergie e altre patologie autoimmuni. Ciò potrebbe essere dovuto all’esposizione in tenera età a certi batteri presenti anche nel latte crudo che aiutano poi a regolare la risposta immunitaria dell’organismo. Inoltre, il latte crudo contiene alcuni componenti antimicrobici che lo rendono meno suscettibile alla contaminazione con altri batteri più nocivi. Queste ipotesi comunque non escludono gli elevati standard di sicurezza da utilizzare con i prodotti non pastorizzati. Inoltre, alcuni componenti presenti nel latte intero, quindi non in quello scremato o parzialmente scremato industriale, possiedono effetti benefici per l’organismo: forniscono energia, inibiscono l’infiammazione del tratto gastro-intestinale, riducono i trigliceridi e migliorano i livelli di zucchero nel sangue. Gli acidi grassi in esso contenuti sono fonti di vitamine che si trovano difficilmente negli altri cibi.
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Il sapore: chi assume latte crudo lo ritiene più saporito, ricco, fresco e vivo rispetto a quello pastorizzato (posso confermare). Si tratta di motivazioni molto forti grazie alle quali molte persone scelgono di consumare questo alimento.
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Dal punto di vista etico e ambientale, il latte crudo viene prodotto da coltivatori locali con metodi sostenibili. Oltre al vantaggio economico, che garantisce un prezzo equilibrato adatto sia al produttore che al consumatore, l’impatto sull’ambiente di queste aziende agricole familiari è meno dannoso rispetto alle grande aziende che distruggono l’ambiente con inquinamento con pesticidi, alimentandoli con mangimi alquanto scadenti o cereali biologici (da quando gli erbivori mangiano i cereali?), maltrattando gli animali e facendoli vivere in luoghi alquanto antigenici. Gli animali da cui viene ricavato il latte crudo inoltre, sono trattati in modo idoneo e le loro condizioni di vita sono decisamente preferibili a quelle degli allevamenti intensivi. Essi godono solitamente di ampi pascoli e spazio a sufficienza per muoversi e pascolare, producendo un latte sano e ricco di proprietà benefiche, lo stesso latte che abbiamo bevuto per 15.000 anni circa prima dell’arrivo della pastorizzazione più o meno 100 anni fa, più che per la nostra salute per la distribuzione a larga scala, conservazione e in realtà per sopperire alle pecche di un latte decisamente più scadente.
Nonostante tutte queste argomentazioni, la scelta di consumare latte non pastorizzato rimane assolutamente personale, ma è intuibile che il consumo di questo alimento sia effettivamente in crescita grazie ai suoi numerosi benefici. Pertanto, se deciderai di consumare il latte crudo, valutane attentamente sia i rischi che i suddetti benefici e scegli cosa è meglio per te e per la tua famiglia.
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