Carne di pollo da batteria a basso costo: quanto ti conviene veramente?
Non molto tempo fa su Il Fatto Quotidiano è uscito un articolo sulla qualità della carne di pollo proveniente dagli alimenti intensivi. C’è una cosa che io ritengo importante, ossia trattare lo stesso argomento anche dal punto di vista nutrizionale.
Quando acquisti la carne di pollo al supermercato, ti chiedi mai da dove proviene? E soprattutto, pensi mai a dove è vissuto e a come è stato allevato? Le risposte a queste semplici domande fanno veramente la differenza fra un acquisto consapevole e sicuro per la tua salute e una scelta più comoda e conveniente, ma superficiale e potenzialmente pericolosa. Ora ti spiegherò per quale motivo.
Richiesta di cibo a prezzi modici e conseguenze
Nel corso degli anni si è assistito a una sempre maggiore richiesta di cibo a prezzi modici che ha rivoluzionato il modo di produrre alcuni prodotti, spostando purtroppo l’attenzione dalla qualità alla quantità a basso costo.
La carne di pollo, fonte di nutrizione di alta qualità, ha raggiunto prezzi molto accessibili già a partire dagli anni ’70 e il suo consumo è praticamente raddoppiato nel corso di pochi decenni.
Per ottenere questo risultato e intensificare la produzione della carne di pollo, prova a pensare a quanto possano essere cambiate le condizioni d’allevamento di questi animali: non più pascoli all’aperto, erbetta e insetti freschi o semi di qualità. Stiamo parlando ora di allevamenti in pollai di circa 150 metri per 15 dove vengono stipati più di 60.000 polli (questo include anche molte operazioni biologiche) : lo spazio vitale per ogni pollo adulto è meno di un foglio di carta.
Gli animali ammassati in uno spazio così ristretto vengono alimentati con mangimi di mais e soia al posto della loro dieta naturale composta da semi, erba e insetti. Ovviamente questo tipo di dieta e di trattamento comporta una serie di conseguenze indesiderate, fra le quali, prima fra tutte, il rapido spargimento delle malattie e la conseguente somministrazione di antibiotici e medicinali che rappresentano un serio rischio per il consumatore finale e anche per l’ambiente che ne risulta contaminato.
I polli allevati in batteria inoltre vengono fatti crescere molto più in fretta di quello che farebbero in natura (vivono due/quattro mesi, invece di anni!). Questo, oltre a essere mostruoso dal punto di vista etico, è catastrofico dal punto di vista nutrizionale, perché diventano essenzialmente alimenti scadenti e nutrizionalmente poveri con uno scorretto equilibrio di grassi infiammatori e antinfiammatori. Gli ormoni e antibiotici hanno poi un impatto molto negativo sulla salute, il primo sulla flora intestinale e il secondo sul sistema endocrino (non a caso vediamo bambine troppo giovani avere le mestruazioni o sviluppare il seno).
La carne di pollo più conveniente e i suoi costi occultati
Se consumi la carne di pollo che trovi al supermercato ad un prezzo notevolmente conveniente, dovresti valutare qual è il prezzo che stai pagando realmente in termini di salute, di rispetto per l’ambiente e di motivazioni etiche per poterlo ottenere in grandi quantità e ad una cifra più che abbordabile.
Costi di natura etica
Le ricerche dimostrano che i polli sono animali intelligenti, in grado di provare le stesse sofferenze delle altre creature che conosciamo, uomini inclusi. Il loro sistema nervoso è simile al nostro e quindi anch’essi rispondono agli stimoli esterni come potremmo rispondere noi, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Gli allevamenti intensivi in batteria rappresentano una tortura per questi animali costretti a convivere in spazi ristretti, poco sani, senza luce e poco igienici.
Costi di natura ambientale
Gli allevamenti intensivi producono ovviamente una notevole quantità di rifiuti in grado di inquinare l’ecosistema. Oltre agli odori nauseabondi che provengono da questi luoghi, si verificano anche invasioni di mosche, topi e parassiti vari che invadono le zone circostanti i pollai. La popolazione che vive vicina a questi luoghi spesso deve tenere le finestre chiuse per proteggersi dagli odori sgradevoli. Le falde acquifere, inoltre, vengono inquinate dalle sostanze di scarto, rendendo l’acqua disponibile non potabile.
Costi di natura sanitaria
Oltre alle problematiche sanitarie collegate ai luoghi vicini agli allevamenti intensivi, la carne di pollo e le uova provenienti da questi moderni pollai comportano un rischio anche per la nostra salute. Non solo la qualità dei nutrienti contenuti in questi cibi è notevolmente inferiore, ma la carne è contaminata dagli antibiotici utilizzati per curare i polli e comunque esiste il rischio di contrarre malattie a trasmissione alimentare come la Salmonella, data la scarsa igiene degli allevamenti e i parassiti che vi circolano.
Come trattare la carne di pollo cruda
I polli allevati in batteria stipati troppo vicini gli uni agli altri si ammalano facilmente e vengono dunque in contatto con le sostanze di scarto ricche di batteri dannosi. Ecco perché è fondamentale utilizzare alcune precauzioni quando si cucina la carne di pollo cruda.
Per esempio, la diffusa abitudine di lavare la carne sotto l’acqua corrente non è utile e anzi risulta imprudente. Questo perché i batteri sulla superficie dell’alimento vengono diffusi tramite l’acqua sull’area utilizzata per lavorare, sugli utensili usati e quelli vicini e anche sui vestiti. Tali batteri, se ingeriti, causano patologie fastidiose e talvolta gravi, come diarrea, dolore addominale, crampi e febbre.
Anche i taglieri utilizzati vanno impiegati esclusivamente per la carne e mai per affettare o tagliare vegetali o frutta proprio per evitare la contaminazione e il diffondersi dei batteri.
Ricorda inoltre di cuocere il pollo correttamente e completamente. La cottura infatti elimina ogni batterio potenzialmente pericoloso.
Le differenze del sistema di produzione
Gli allevamenti intensivi in batteria su larga scala rappresentano un sistema centralizzato che non è in grado di garantire la sicurezza del cibo e di proteggere la salute delle persone. Anzi, questo sistema rende il cibo che finisce nei nostri piatti più vulnerabile all’attacco dei batteri nocivi.
Un altro aspetto negativo di questo sistema è rappresentato dai grandi impianti di trasformazione che nel tempo hanno sostituito i rapporti fra il piccolo produttore e il consumatore finale. Una parte degli animali stessi (il sangue, per esempio) viene miscelata al cibo degli animali la cui carne viene poi mescolata e processata negli impianti di trasformazione per essere poi rivenduta nei negozi di alimenti di tutto il mondo. L’eventuale contaminazione a monte viaggia quindi rapidamente e molto lontano, colpendo persone in luoghi molto lontani fra di loro.
I produttori locali e i piccoli allevatori invece, nonostante possano incappare in malattie degli animali e problematiche sanitarie, sono comunque in grado di monitorare gli animali più da vicino, accorgendosi di qualsiasi malattia largamente in anticipo rispetto agli allevamenti su larga scala. Questo permette loro di intervenire tempestivamente consentendo una limitata diffusione dei batteri patogeni spesso limitati solamente all’interno dell’allevamento stesso contro la diffusione batterica che può avvenire nei grandi impianti di trasformazione che si può manifestare su centinaia o addirittura migliaia di persone.
Le migliori alternative per consumare carne di pollo sana e salutare
Prima di tutto, cerca di rivolgerti a produttori locali su piccola scala, socialmente responsabili e indipendenti. La carne di pollo (e ovviamente anche quella proveniente da qualsiasi altro animale, come spiego qui) di questi allevatori sarà di alta qualità, sana e di basso impatto ambientale.
Scegli allevatori che trattano gli animali con dignità, che gli consentono di razzolare su un prato per gran parte della giornata, di vivere qualche anno e che gli alimentano con una dieta naturale ricchi di semi, vegetali e insetti.
Se sceglierai di preferire questi allevamenti locali insistendo sulla qualità e umanità del trattamento riservato agli animali, avrai sulla tua tavola un prodotto sano e nutriente e contribuirai a disincentivare l’utilizzo degli allevamenti intensivi su larga scala, provocando una serie di cambiamenti in positivo sull’ambiente, sulla qualità di vita degli animali e sulla tua stessa salute.
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