Scopri cos’è l’allergia al nichel e da cos’è provocata
Sono molti i pazienti (e non solo) che mi chiedono informazioni sull’allergia al nichel. Proprio per questo ho deciso di scrivere una serie di articoli su questa particolare condizione, che interessa molte più persone di quelle che puoi immaginare. Mi sembra giusto quindi partire dall’inizio: cos’è l’allergia al nichel? Scopriamolo insieme…
Cos’è l’allergia al nichel?
Benché se ne parli sempre più spesso, sono molte le persone che ancora si fanno le classiche domande tipo: ‘cos’è l’allergia al nichel’ e ‘come capisco se ne soffro?’. C’è anche chi si chiede se esista veramente. Questo, per quanto possa sembrare strano, non è del tutto sbagliato. Non si nega il fatto che il corpo reagisca al nichel, ma viene imputata una data reazione al sistema immunitario indebolito e non al nichel stesso.
D’altra parte il nichel è un metallo presente in molti alimenti e prodotti di uso quotidiano e viene facile dare tutte le colpe a lui. In definitiva quindi, se anche la colpa è del nostro organismo indebolito (il nostro microbiota in particolare) limitare al massimo l’introduzione di questo metallo può aiutare a stare meglio. Almeno inizialmente. Ma andiamo per gradi.
Per prima cosa cerchiamo di capire: come puoi capire se effettivamente il tuo corpo non ce la fa a tollerare il nichel? L’allergia al nichel è definita “allergia da accumulo”: le persone più sensibili a questo elemento sviluppano infatti reazioni di rigetto, se il nichel è presente nel loro organismo al di sopra della soglia tollerabile.
Le reazioni più comuni includono dermatiti da contatto, pruriti, stomatiti (infiammazioni del cavo orale), gonfiore, spossatezza, nausea ed emicrania. Nei casi più gravi, si può assistere a difficoltà respiratorie e asma.
Dov’è presente il nichel
Se sospetti di essere allergico al nichel la prima cosa da fare è sapere quali sono i cibi e i prodotti che contengono più quantità di nichel per decidere di sospendere il consumo e l’uso di questi. Come ripeto spesso, quando si parla di eliminazione dalla dieta di specifici alimenti, non deve essere fatta un’abolizione permanente di questi particolari alimenti. Questo perché successivamente, quando il nostro organismo sarà più forte perché avrà perché avrà seguito il giusto percorso, si dovrà tornare a reintrodurli gradualmente man mano che il digerente diventa più sano.
Il nichel negli alimenti
Come solfato, il nichel è presente in numerosi alimenti della nostra dieta. Lo si trova in quantità elevate in alcuni legumi, specialmente quelli in scatola, come lenticchie e fagioli.
Anche semi, frutta a guscio e radici non sono da meno. In particolare il cacao, le nocciole e la liquirizia contengono un’alta quantità di nichel.
Le verdure più ricche di questo solfato sono gli spinaci, le cipolle, gli asparagi, i funghi, i pomodori, la lattuga e le carote. Anche alcune farine, come quella integrale e quella di mais, sono ricche di nichel.
Per quel che riguarda i prodotti di origine animale, il pesce e le ostriche hanno un’altra concentrazione di questo metallo.
Infine, anche il tè (soprattutto quello verde), la margarina e il lievito rientrano negli alimenti da limitare se si soffre di questa allergia.
Il nichel negli accessori e utensili di uso quotidiano
È buona norma, specialmente per le donne, prestare attenzione ai propri accessori in metallo. Alcuni di questi infatti, specialmente gli articoli di bigiotteria, contengono percentuali di nichel più o meno dannose a seconda della tolleranza dell’individuo. Se indossando orecchini, braccialetti o collane noti che la pelle inizia a prudere, ad arrossarsi, a scaldarsi, o peggio a gonfiarsi e desquamarsi, c’è un’alta probabilità che tu sia allergico al nichel. Lo stesso discorso vale per le chiusure degli indumenti: verifica che bottoni, ganci e cerniere siano nichel tested o nichel free.
Anche in cucina devi prestare attenzione. Quando prepari il cibo, usa pentole e accessori in vetro pyrex o acciaio inox, che sono sicuri contro le allergie al nichel.
Discorso diverso per chiavi e penne che possono contenere il nichel. Le impugnature in plastica o gomma evitano il contatto diretto con la pelle, quindi risultano meno fastidiose (ma è bene comunque esserne consapevoli).
Particolare attenzione va infine agli articoli per la body art, come piercing e inchiostri per tatuaggi: assicurati di non essere allergico al nichel o, se lo sei, che gli articoli che entreranno profondamente in contatto con la tua pelle non contengano questo metallo.
Il nichel nei prodotti di bellezza
Sebbene il nichel sia vietato nella produzione di cosmetici e prodotti per il make up, come prodotto inquinante può accidentalmente entrare a far parte delle miscele. Inoltre, i prodotti scadenti di origine sconosciuta potrebbero averne alte quantità, quindi non comprare qualcosa se non sei sicuro della sua qualità.
La dicitura nichel tested sulle confezioni certifica solamente che i residui di nichel siano contenuti entro una soglia minima. Per sicurezza comunque, è sempre bene testare il prodotto al momento dell’acquisto su una piccola porzione di pelle, per accertarti che non avvengano reazioni di alcun tipo.
Il nichel nei gadget elettronici
Brutte notizie per gli amanti della tecnologia allergici al nichel. Ormai la presenza di questo metallo è stata bandita dalla normativa europea in numerosi articoli, ma non esiste ancora un’alternativa per gli smartphone (e altri prodotti) il cui utilizzo tende a rilasciare il nichel. Fortunatamente i sintomi allergici possono essere limitati utilizzando cover di gomma e auricolari, che evitano il contatto diretto della pelle con l’apparecchio.
In conclusione cos’è l’allergia al nichel e cosa dovresti fare?
L’allergia al nichel è una condizione molto comune in Italia e, come tutte le forme allergiche, è accesa dalla disbiosi e infiammazione intestinale cronica che hanno un’azione indiretta sul sistema immunitario. Nonostante i fastidiosi sintomi, è tuttavia un’allergia che si può gestire senza troppe rinunce, ma è opportuno farsi sempre seguire da uno specialista per sapere come comportarsi soprattutto con l’alimentazione.
La sensibilità rispetto al tema dell’allergia al nichel è oggigiorno molto alta e sono sempre più numerose le aziende che propongono gamme di prodotti studiate specificamente per chi ne soffre. Tuttavia limitarsi ad eliminare ciò che provoca l’allergia non basta.
Scoprire cos’è l’allergia al nichel è il primo passo da fare, come anche capire dove si trova questo metallo. Ci sono però altre cose importanti da approfondire, come i sintomi specifici, il modo di testarla, contrastarla e altro. Tutte queste cose le tratteremo in futuro, nei prossimi articoli, dove ci saranno anche interessanti studi al riguardo.
Il prossimo articolo parlerà dei sintomi dell’allergia al nichel.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!