Cause della fibromialgia: alla Base ci sono problemi intestinali?
Nessuno conosce ancora con esattezza quali siano le cause della fibromialgia. Per chi ancora non lo sapesse, la fibromialgia è una malattia che provoca, tra le tante cose, dolori muscolari e stanchezza. Le persone con fibromialgia spesso hanno in determinati punti del loro corpo zone “sensibili” quando gli viene applicata pressione.
I sintomi della fibromialgia sono numerosissimi, ma i principali sono i seguenti, che possono apparire tutti insieme o da soli, anche in periodi diversi:
- insonnia e difficoltà a dormire;
- tensioni muscolari;
- intorpidimento e/o formicolio di mani e piedi;
- irregolarità mestruali e dolore;
- difficoltà a concentrarsi (nebbia mentale).
Secondo le più recenti statistiche, sono sempre più le persone che soffrono di fibromialgia. È la seconda malattia muscolo-scheletrica più comune dopo l’artrite e colpisce le donne molto più spesso rispetto agli uomini (il rapporto è 1 a 7).
Come chiunque ne soffra vi potrà confermare, la fibromialgia è una condizione debilitante che colpisce ogni aspetto della vita. Per esempio:
- le persone con fibromialgia hanno da tre a quattro volte più probabilità di soffrire di depressione delle persone ‘sane’;
- oltre il 50% di chi soffre di fibromialgia ha difficoltà a svolgere le attività quotidiane;
- il 30-40 % delle persone con fibromialgia devono smettere di lavorare;
- le persone con fibromialgia vengono ricoverate in ospedale una volta ogni tre anni in media;
- il paziente medio con fibromialgia utilizza tre o quattro farmaci al giorno per controllare i sintomi (e quasi mai funzionano).
L’approccio convenzionale alla fibromialgia
Non esiste un test di laboratorio per la diagnosi della fibromialgia. I pazienti vengono diagnosticati in base ai loro sintomi e dopo aver escluso altre patologie che possono presentarsi con sintomi simili (come l’artrite reumatoide, la depressione, la sclerosi multipla e altre malattie autoimmunitarie).
Non c’è accordo nella comunità medica sulle cause della fibromialgia. Tuttavia, la teoria è che essa può essere provocata da una varietà di fattori, tra cui:
- la genetica – La fibromialgia è presente in famiglia, quindi ci possono essere mutazioni genetiche che rendono le persone più soggette ad ammalarsi.
- le infezioni – Alcune infezioni virali o batteriche sembrano scatenare o aggravare la fibromialgia.
- un trauma fisico o emotivo – Il disturbo da stress post-traumatico è stato collegato a fibromialgia.
Poiché le cause della fibromialgia sono sconosciuta, il trattamento convenzionale si focalizza sulla gestione dei sintomi. I farmaci comunemente prescritti sono gli analgesici (antidolorifici OTC come l’ibuprofene, o la prescrizione di farmaci come il tramadolo), antidepressivi e farmaci anticonvulsivi (che a volte sono utili nel ridurre alcuni tipi di dolore).
Le cause della fibromialgia: gli anti-infiammatori non steroidei
Tra le cause della fibromialgia, anzi del dolore che provoca, c’è l’esaurimento e la diminuita efficienza di ormoni che permettono affrontare lo stress – come la serotonina. Avere meno serotonina disponibile, abbassa la soglia del dolore e lo amplifica. Questa soglia più bassa provoca un dolore che normalmente sarebbe ben gestito, ma che in chi è fibromialgico diventa dall’essere fastidioso fino a insopportabile. Purtroppo questa è la ragione per cui la fibromialgia viene considerata una malattia ‘nervosa’: dolori non spiegabili vengono accusati dal malato, ma chi li esamina li valuta di origine ‘nervosa’. (L’assunzione di Serplus è in questo caso molto importante, perché l’alfa-lattoalbumina è un precursore della serotonina).
Questo è un concetto fondamentale: qualsiasi cosa aumenti l’infiammazione, aumenta il dolore. Nella fibromialgia una piccola infiammazione può creare un sacco di dolore!
Faccio una premessa un po’ lunga, ma vi servirà a capire meglio le cause della fibromialgia. La permeabilità intestinale si verifica quando il rivestimento del tratto digestivo permette alle tossine e proteine non digerite di arrivare nel flusso sanguigno, per poi innescare reazioni allergiche e infiammazioni. La reazione autoimmune a queste sostanze crea dolore in tutto il corpo, soprattutto nelle articolazioni.
Molti dei miei pazienti assumono farmaci per il bruciore di stomaco, ma questi farmaci diminuiscono l’acido nello stomaco di cui abbiamo bisogno per scomporre le proteine, possono infiammare e causare permeabilità intestinale. L’acido nello stomaco e enzimi pancreatici, vengono ridotti a causa della prescrizione di farmaci antiinfiammatori non steroidei, dalla cattiva alimentazione, dagli steroidi, dagli antistaminici, dagli antibiotici, dall’eccesso di alcool e caffeina.
L’antiinfiammatorio non steroideo più popolare, l’ibuprofene, è una delle più grandi cause di sindrome di permeabilità intestinale. Può portare a ulcere allo stomaco e al sanguinamento nel tratto gastrointestinale superiore, che richiede un intervento chirurgico e trasfusioni di sangue.
L’Instituto Nazionale della Salute, riporta: “gli antiinfiammatori non steroidei come l’ibuprofene possono causare ulcere, sanguinamento, buchi nello stomaco o nell’intestino. Questi problemi possono svilupparsi in qualsiasi momento durante il trattamento, possono avvenire senza sintomi e possono causare la morte. Il rischio può essere maggiore per le persone che prendono antiinfiammatori non steroidei per un lungo periodo di tempo, per chi è più vecchio di età, chi ha problemi di salute o chi beve tre o più bibite alcoliche al giorno mentre assume ibuprofene“.
Altri antiinfiammatori non steroidei comuni sono l’Aspirina, il Celebrex, il Naproxene, Lodine, Meloxicam, l’Oxaprozin, gli inibitori COX-2, il Diclofenac e il Flurbiprofene.
Oltre ai rischi di cui sopra, gli antiinfiammatori non steroidei possono anche ridurre drasticamente la melatonina, l’ormone del sonno e aumentare la pressione sanguigna.
La FDA stima che ci siano almeno 200.000 casi di sanguinamento gastrointestinale ogni anno, che portano a 10.000 a 20.000 morti. Chi utilizza regolarmente antiinfiammatori non steroidei ha sette volte più probabilità di soffrire di effetti avversi e di essere ricoverato in ospedale. Si ha più del doppio il rischio di soffrire di ipertensione, che ovviamente porta ad ulteriori farmaci.
Una teoria alternativa sulle cause della fibromialgia
Quando iniziai a capire come l’intestino fosse il centro della salute, cominciai anche a sospettare che la fibromialgia fosse causata da una disfunzione intestinale. Notavo che la stragrande maggioranza dei miei pazienti con la fibromialgia soffriva anche di problemi digestivi. Quando ho iniziato a eseguire test su di loro, ho scoperto che molti di loro avevano infezioni intestinali, disbiosi, sovracrescita batterica del tenue ( SIBO) e permeabilità intestinale.
Un intestino non sano può essere tra le cause della fibromialgia?
Decisi quindi di esaminare se tale collegamento fosse stato mai esplorato nella letteratura scientifica. Scoprii che ci sono stati diversi studi che collegano la fibromialgia con problemi nell’intestino. Per esempio:
- il 73% dei pazienti con fibromialgia ha riportato sintomi gastrointestinali, rispetto al 37 % di quelli con osteoartrite;
- la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è presente nel 30-70 % dei pazienti affetti da fibromialgia.
- il 33 % di pazienti con IBS soddisfano i criteri diagnostici per la fibromialgia, rispetto ad appena il 4% dei soggetti di controllo;
- fino al 50 % dei pazienti con fibromialgia hanno dispepsia funzionale, che è un termine sofisticato per dire ‘indigestione’ quando la causa non è nota.
Anche se ero incuriosito da queste correlazioni, inizialmente si dimostrarono solo correlazioni, non dimostravano nulla. Sia la fibromialgia, che la IBS e la dispepsia funzionale vengono diagnosticate sulla base di sintomi, quindi queste ricerche non hanno fatto luce su quelle che in realtà potrebbero essere le cause della fibromialgia e della IBS/indigestione.
Sono sempre stato interessato nel trovare il meccanismo di base o la causa dei problemi di salute, perché affrontare questo è ciò che porta al trattamento più efficace e di lunga durata.
Così continuai a investigare nelle ricerche e poi… ho fatto jackpot! Trovai diversi studi che associano la fibromialgia a specifici meccanismi di disfunzione intestinale. Qui sotto qualche esempio:
- Uno studio condotto nel 2008 ha trovato una relazione tra alterazioni della flora batterica intestinale e la fibromialgia
- I ricercatori del Cedars – Sinai Medical Center di Los Angeles hanno rilevato che il 100 % (42/42) dei pazienti fibromialgici su cui avevano fatto studi, aveva la proliferazione batterica del tenue (SIBO). Questo dato è stupefacente.
- In uno studio su 40 pazienti con fibromialgia, 28 di questi (quindi il 70%) aveva permeabilità intestinale. È importante sottolineare che 12 dei 28 pazienti con permeabilità intestinale non avevano sintomi intestinali. Credo che questo sia uno dei motivi per cui l’intestino è spesso trascurato come una potenziale causa di fondo della fibromialgia.
Anomalie delle barriere immunitarie portano ad una cascata infiammatoria di eventi. Ora pensate a questo: se la cellula non viene alimentata non meravigliatevi se siete stanchi. I mitocondri (la centrale elettrica delle cellule) sono danneggiati. Se il rivestimento mucoso è danneggiato, il vostro corpo non può produrre in adeguate quantità di neurotrasmettitori essenziali come la serotonina, la dopamina, la noradrenalina, ecc… Non c’è da stupirsi che lo Zoloft, l’Effexor e lo Xanax vengano prescritti come fossero caramelle.
I problemi gastrointestinali sono causa o effetto della fibromialgia?
Naturalmente, ci si potrebbe anche chiedere: “Questi problemi intestinali stanno causando la fibromialgia, o è il contrario?”.
Almeno uno studio ha affrontato direttamente la questione. Un gruppo di pazienti con fibromialgia che sono risultati positivi per la SIBO sono stati divisi in due gruppi. Un gruppo ha ricevuto antibiotici per curare la SIBO e l’altro gruppo ha ricevuto un placebo. Un significativo miglioramento dei sintomi della fibromialgia è stato osservato nei pazienti che hanno raggiunto l’eradicazione della SIBO con antibiotici, mentre nessun miglioramento è stato osservato nei pazienti che hanno assunto il placebo o che comunque sono risultati positivi alla SIBO dopo gli antibiotici. Ciò suggerisce che la SIBO è una delle cause della fibromialgia, almeno per alcuni pazienti.
Conclusione sulle cause della fibromialgia e sulla chiave per il miglioramento
Nel caso si soffra di problemi gastrointestinali come la SIBO, la disbiosi, le infezioni e la permeabilità intestinale, queste risulteranno essere le cause della fibromialgia. Ne consegue che trovare il modo di sanare l’intestino è la chiave per il miglioramento a lungo termine per chi soffre di fibromialgia.
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Buonasera. Mi chiamo Luisa ho 39 anni e mi è stata diagnosticata la fibromialgia da 1 anno con 16 t.p…..in realtà sono molti anni che sto male ma mai nessuno mi credeva e mi mandavano dallo psichiatra….lei ha risposto ad uno dei miei quesiti…..la mia fibromialgia sarà stata causata dall intervento di by pass intestinale subito nel 2000? Aggiungo he a 3 mesi dall intervento ebbi una forte infezione intestinale che mi blocco a letto non potevo più muovere le gambe e le braccia tanto che pensavano ad una Sla o Sclerosi ma poi il medico che mi ha operata di By Pass mi disse che era stata l infezione all intestino a procurarmi il problema ai muscoli…..sarà che in Quell occasione si è creato danno? E ora cosa posso fare? Se tutto parte dal mio intestino potrei risolvere in qualche modo?
Grazie
Luisa
“Ne consegue che trovare il modo di sanare l’intestino è la chiave per il miglioramento a lungo termine per chi soffre di fibromialgia.”
Si parla di miglioramento a lungo termine. La fibromialgia è quindi invincibile o, con termine più appropriato clinicamente, non eradicabile?
All’uopo non si può intervenire anche sul fronte dell’eventuale carenza di vitamina D?
La carenza di vitamina D dipende dall’intestino…la mera supplementazione a chi ne è carente, benchè possa apportare dei benefici non risolve i problemi intestinali.
Tutto è possibile ma la fibromialgia è in rapido aumento in Italia. Per risolvere i suoi problemi intestinali si affidi a un professionista oppure mi contatti per una video chiamata informativa.
Io ho la diverticolosi dal 2000 con atroci mal di pancia e dopo qualche anno anche scariche di diarrea, solo di mattina 6/7, nel 2012 non potendone più mi sono operata, ma ho avuto dei benefici solo x 1 anno dopo sono peggiorata, io credo che l’intestino sia la causa principale della FM quindi io nn guarirò mai , nn sono un medico ma da come mi sento e dall’esperienza di tutti questi anni ho dedotto tutto ciò. Grazie x un’eventuale risposta
L’intestino in qualunque condizione sia può essere riportato in salute ma bisogna seguire un regime alimentare specifico non basta semplicemente mangiare sano, per un lungo periodo di tempo prima di poter reintrodurre gradualmente tutti gli alimenti.
Buonasera volevo farle delle domande.A me non e stata diagnosticata la fibromalgia ma e un anno che avverto dei dolori x il corpo ho fatto tante ricerche ma nessun risultato da chi posso rivolgermi x avere il capo della situazionel? La ringrazio e la saluto
Il medico a cui deve rivolgersi per la diagnosi della fibromialgia è il reumatologo. Comunque non esistono dei test di laboratorio per la diagnosi ma punti di pressione specifici che il medico deve valutare; visto che in Italia la fibromialgia è poco conosciuta si assicuri che il reumatologo a cui si rivolge faccia diagnosi di questa patologia.
Salve abito in Calabria, avrei bisogno i contattare qualche bravo gastroenterologo, perché ho dolori intestinali che non riesco a risolvere. Potrebbe dirmi se lei riceve in Italia? Oppure vorrei sapere se lei ha dei referenti in Italia. La prego mi aiuti perché non ne posso più e pensano tutti che io sia malata immaginaria. La ringrazio per la sua cortese risposta.
Angela, i problemi di salute intestinali devono essere seguiti da un bravo gastroenterologo ma anche da un nutrizionista con esperienza, sono necessari entrambi. Purtroppo non saprei indicarle nessuno in Calabria ma nel nostro studio trova sia biologi nutrizionisti molto preprati e con esperienza per quanto riguarda l’intestino che lavorano in collaborazione con un gastroenterologo. Abbiamo pazienti che viaggiano da tutta Italia per la prima consulenza in persona e le consulenze sucessive avvengono via Skype.