Antibiotici e salute – Ecco di cosa dovremmo essere TUTTI consapevoli
L’uso degli antibiotici ha rivoluzionato il mondo della medicina perché è indiscutibilmente la giusta cura per molteplici malattie. Grazie agli antibiotici si sono sconfitte malattie che prima erano mortali e si possono effettuare operazioni chirurgiche che prima erano impensabili a causa delle infezioni che potevano derivarne, spesso incontrollabili e letali.
Ciò nonostante l’antibiotico ha anche delle ripercussioni negative che non devono essere sottovalutati o ignorati, perché incidono sulla tua salute sotto più punti di vista. Approfondiamo l’argomento in modo che tu possa utilizzare questo tipo di medicinali solo quando è davvero necessario.
Cosa sono gli antibiotici e come agiscono
Gli antibiotici sono composti chimici realizzati con batteri o funghi o anche sintetizzati artificialmente. Sono utilizzati dalla medicina per combattere le infezioni BATTERICHE o altre infezioni prodotte da funghi o parassiti.
Ogni tipo di antibiotico agisce specificatamente contro un antigene mirato. Questo vuol dire che non tutti gli antibiotici possono curare qualsiasi infezione. È necessario infatti conoscere prima il tipo di batterio da sconfiggere per tenere in considerazione tutte le variabili che possono garantire la sua efficacia. Quindi ogni antibiotico è studiato ed elaborato per “distruggere” un tipo specifico di batterio. C’è da tenere in considerazione però che non agisce solo su quello specifico ‘nemico’ che propaga l’infezione, ma anche sui nostri batteri amici, alterando il nostro microbiota, creando quindi una serie di conseguenze a breve, medio e lungo termine.
Detto ancora più semplicemente, l’antibiotico può essere considerato un veleno necessario per uccidere uno specifico batterio, che però non uccide solo quello. Per questo l’antibiotico non è un medicinale da assumere come automedicazione, ma solo dopo previa valutazione e sottoscrizione medica.
Le conseguenze dell’assunzione di antibiotici
L’ultimo paragrafo appena citato è di sostanziale importanza per capire come comportarsi con gli antibiotici. I problemi a questo riguardo legato ai tempi in cui viviamo sono essenzialmente due:
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I medici prescrivono antibiotici anche quando non sarebbe necessario – le motivazioni per cui questo accade sono molteplici. Quando avviene un infezione BATTERICA bisogna prima fare un esame specifico per capire il tipo di batterio e quale antibiotico è adatto per combatterlo (il famoso antibiogramma). Per velocizzare, la maggior parte delle volte il medico salta questa fase perché ‘suppone’ che una tale infezione sia provocata da un batterio che può essere combattuto con un antibiotico ‘a largo spettro’. E lo prescrive senza effettivamente sapere se ce ne sia davvero bisogno. Talvolta lo fa proprio perché è il paziente che ha fretta di guarire e non vuole passare da mille complesse trafile. Ci possono essere altre ragioni per cui un medico prescrive questo tipo di medicinali anche se non c’è l’effettivo bisogno (eticamente scorrette), ma non è su questo che voglio soffermarmi.
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Le persone vogliono gli antibiotici anche quando non è necessario – Come appena detto, i pazienti non hanno spesso la voglia di aspettare una corretta diagnosi e farebbero di tutto per tornare a stare bene (almeno apparentemente) il prima possibile. Quindi invece di stare a letto malati per 3/5 giorni per far passare una forma di influenza virale, chiedono rimedi al medico che spesso non sono necessari. Peggio che mai, a volte fanno tutto da soli, usando un antibiotico rimasto in casa da una precedente prescrizione, con la classica frase “io so quello che ho, mi è già successo, prendo l’antibiotico, un paio di giorni e passa”.
La maggior parte delle volte, ‘passa’ perché è un VIRUS, che il nostro organismo combatte da solo e per cui l’antibiotico non può fare niente. Anzi, per il motivo sopraddetto, l’antibiotico indebolisce il sistema immunitario che così combatte in maniera più debilitata contro i futuri virus (e si diventa più soggetti a riammalarsi).
Come accennato fin da subito, le conseguenze dell’abuso di antibiotici possono avere degli effetti devastanti.
Le resistenza agli antibiotici
Negli ultimi due decenni ci stiamo trovando in una nuova situazione che in passato era sconosciuta: la resistenza agli antibiotici. Le infezioni batteriche che una volta venivano facilmente curate con i farmaci, adesso sono più resistenti e pericolose per la nostra salute.
Da una parte come detto si indebolisce il nostro organismo, dall’altra si crea un circolo vizioso per cui i batteri patogeni si modificano per sopravvivere all’antibiotico – a cui diventano immuni (o quasi) – e quindi sono necessarie dosi maggiori di principio attivo o formulazioni diverse.
L’uso eccessivo di antibiotici non solo non è utile, ma anche dannoso, perché quando poi dovrebbero essere effettivamente efficaci, non lo sono più perché nel frattempo il nemico si è rinforzato e riesce ad avere la meglio.
Uno degli esempi più evidenti della resistenza agli antibiotici è dato dalle infezioni delle vie urinarie. Queste vengono spesso curate con antibiotici a largo spettro che, indebolendo il microbiota, creano l’ambiente giusto affinché abbiano il sopravvento per esempio lieviti come la candida, a cui normalmente viene fatto fronte con medicinali antimicotici. Una volta controllata la candida, si ripresenta l’infezione urinaria, si cerca nuovamente il batterio patogeno che è lo stesso della precedente infezione, ma l’antiobiogramma mostra che l’antibiotico necessario a sconfiggerlo questa volta è diverso perché a quello precedente non è più sensibile. E così via… Moltissime donne sanno a cosa mi riferisco! E non dimentichiamoci che nel frattempo con gli antibiotici si sono creati altri scompensi che portano ad un ulteriore indebolimento e a un campo più fertile per i batteri patogeni.
Insomma, un bel pasticcio!
L’alterazione del microbiota intestinale
È impossibile parlare di veleni per batteri e conseguenze, senza parlare del microbiota intestinale che, come sappiamo, è proprio formato principalmente da batteri e funghi. Più numerose e varie sono le quantità di ‘abitanti’ del microbiota e più benefici si hanno per tenere sotto controllo la salute generale (ricordiamoci che nell’intestino si trova l’80% del sistema immunitario).
Quando si assumono gli antibiotici si distrugge parte dei batteri (o funghi) benefici del nostro microbiota intestinale. E questo ha SEMPRE degli effetti negativi. Ovviamente se una cura antibiotica è necessaria, non ci sono dubbi su quale sia la scelta da fare. Prima di prendere però un antibiotico per una semplice influenza, bisogna essere coscienti di tutto quello che questo può causare.
Alterando il normale terreno dell’intestino, gli antibiotici possono anche provocare allergie ed intolleranze alimentari. Ne conseguono poi una serie di disturbi intestinali di cui nessuno riesce a capire l’origine (almeno che non sia un esperto del settore).
Le ricerche più recenti hanno scoperto che anche una sola assunzione di antibiotici può alterare negativamente il microbiota, che poi per essere ripristinato richiede anche fino a un anno di tempo.
La proliferazione dei lieviti
Ho parlato prima della candida, un fungo normalmente presente nel nostro intestino. Quando i lieviti (come appunto la candida) prendono il sopravvento sul nostro sistema presentandosi in qualche parte del nostro corpo, la prima cosa che un medico ci dice è “hai il sistema immunitario indebolito”. E qual è uno dei motivi per cui un sistema immunitario si indebolisce? Esatto, l’assunzione di antibiotici.
In pratica quando si assumono antibiotici si uccidono i batteri e in questo modo si crea uno squilibrio nel terreno intestinale. Le colonie di funghi prendono così il sopravvento, creando disbiosi. I funghi (o lieviti) sono organismi opportunisti che approfittano della morte dei batteri e altri organismi, che prima li mantenevano sotto controllo, per proliferare. Questo può portare a permeabilità intestinale (anche se non ne sono l’unica causa).
La proliferazione dei lieviti, inoltre, porta ad un cambiamento nelle nostre necessità di alimentarci. Hai presente quella insistente voglia di mangiare carboidrati, pane, zuccheri, patate, ecc…? Spesso è proprio un desiderio dettato dai lieviti. La conseguenza più diretta è l’aumento di peso. Oppure la sensazione di essere come ebbro dopo un pasto ricco di carboidrati? In questo caso l’alcool è il sottoprodotto dei funghi dopo che si sono cibati dei carboidrati o degli zuccheri che abbiamo mangiato. Per evitare che tutto questo accada, o almeno limitare i danni, alcuni (rari) medici non a caso prescrivono insieme all’antibiotico la nistatina (un antimicotico).
Come comportarsi quindi con gli antibiotici?
Se si eliminano le circostanze in cui è veramente necessario l’antibiotico, non sono poi così tante le volte in cui ce n’è davvero bisogno. Sicuramente più il microbiota è forte e meno se ne dovrà usare per combattere le infezioni, visto che normalmente i batteri buoni ci difendono da organismi invasori.
Quindi le cose da fare essenzialmente sono due:
1 – rinforzare l’organismo per difendersi meglio dai patogeni;
2 – quando si assume l’antibiotico, aiutare il nostro corpo a limitarne i danni.
Per rinforzare l’organismo
Ci sono diverse maniere per rinforzare il microbiota intestinale e l’organismo. La maggior parte delle soluzioni sono tutte presenti negli articoli del mio blog, ma ne faccio una breve descrizione anche qui.
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Migliorare il regime alimentare: quasi sempre non parlo di dieta perché mangiare correttamente deve essere uno stile di vita, mentre molto spesso le persone con la parola ‘dieta’ intendono solo un determinato periodo di tempo. Elimina grassi trans, alimenti raffinati ed industriali il più possibile e nel frattempo introduci grassi di qualità, verdure e frutta fresche e possibilmente del contadino, latticini da latte crudo e carne di animali allevati in libertà e senza l’uso di antibiotici.
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Introdurre gli alimenti e le bibite fermentate: si parla sempre di regime alimentare, ma per la sua importanza i fermenti meritano un punto a sé. Per rifornire il microbiota di batteri benefici infatti, non c’è niente di meglio degli alimenti e delle bibite fermentate. Più abbondano in varietà e meglio sarà per la popolazione dei microorganismi intestinali. Un integratore di probiotici è ben lontano dalla potenzialità dei crauti, del kombucha, del kefir e via dicendo… per questo non li utilizzo con i miei pazienti se non in rare occasioni i probiotici a spora.
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Fare attività fisica regolarmente: l’esercizio ha la capacità di migliorare l’efficienza del sistema immunitario e di eliminare gli agenti patogeni dall’organismo. È necessario un allenamento costante e ad alta intensità, ma ci si può arrivare per gradi, cominciando dallo stretching, yoga o attività che non provocano disagio.
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Dormire a sufficienza: come spiegato nel mio articolo sull’importanza del sonno di qualità, dormire a sufficienza sia dal punto di vista della quantità che della qualità è essenziale per ricaricare le batterie del nostro organismo e per rinforzare il sistema immunitario.
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Scaricare la tensione: lo stress è nemico del sistema immunitario ed è una delle principali cause di molte malattie, anche gravi. Imparare a meditare, a fare yoga, pregare o rilassarsi in mezzo alla natura è un buon modo per gestire lo stress. Non devi fare tutto, ma trova la maniera che a te è più congeniale per scaricare la tensione.
Per limitare i danni quando si assume l’antibiotico
Prima di tutto devi essere consapevole che stai ingerendo qualcosa che al tuo corpo fa bene da una parte, ma è dannosa dall’altra. Questa è una consapevolezza che ti aiuterà a non prendere più così alla leggera un antibiotico. Quando però non potrai farne a meno, puoi fare queste cose:
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Chiedi al medico di prescriverti un antimicotico – come detto questo può evitare un eccessivo sviluppo dei lieviti con tutte le conseguenze spiacevoli del caso.
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Integra alimenti e bibite fermentate – se lo fai di norma, lo dovrai fare ancora di più nel momento in cui assumi antibiotici.
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Cerca di capire cosa ti ha portato a questo punto – visto che l’antibiotico fa danni, sarebbe meglio non arrivare ad usarlo, ma se è necessario vuol dire che qualcosa non ha funzionato a dovere nel difendersi dai patogeni. Quindi cerca di analizzare cosa possa averti portato ad obbligare il tuo organismo ad avere bisogno del medicinale per guarire.
Conclusioni sugli antibiotici
L’uso degli antibiotici, come l’uso anche di altri medicinali, deve essere limitato all’effettiva necessità. Usarli in maniera insensata pregiudica la nostra salute e ci porta a circoli viziosi di infezioni-antibiotico-infezioni e così via, da cui poi non è facile uscire.
Un corretto stile di vita e un sistema immunitario forte rendono meno facile subire gli attacchi dei batteri (e anche dei virus) e di conseguenza anche gli antibiotici diventano meno necessari. Se proprio devi prenderli, sii cosciente di quello che stai facendo al tuo corpo e di sicuro riuscirai a limitare i danni. Questo non vuol dire che non devi prendere antibiotici, ma solo che devi essere più consapevole e intelligente quando lo fai.
Grazie mille dottore, chiaro ed esauriente
Grazie Alessandra