Stress e SIBO: un collegamento importante da non sottovalutare
Lo stress, cioè la risposta psicofisica del tuo organismo ad un carico eccessivo di compiti – che siano di natura pratica, emozionale o sociale – è un problema largamente diffuso ai giorni nostri. Talvolta influisce sulla tua salute in maniera davvero profonda e tale da causare malesseri importanti o riacutizzare alcune patologie. Oggi in particolare parleremo di stress e SIBO, ossia il collegamento che esiste tra la crescita batterica eccessiva dell’intestino tenue di cui abbiamo già parlato più volte e uno stato alterato di tensione/esaurimento.
Nonostante i classici protocolli di trattamento antimicrobici e i cambiamenti nella dieta giornaliera, molti pazienti riscontrano ulteriori problemi nell’affrontare la SIBO, oppure devono affrontare le sue recidive. Recenti studi indicano che lo stress, i traumi e le problematiche del sistema nervoso sono in grado di riacutizzare la SIBO nonostante le cure. Ecco perché è fondamentale imparare a gestire lo stress al fine di migliorare la salute del tuo intestino.
Che ruolo gioca lo stress per il tuo microbiota
Lo stress influisce direttamente sull’asse ippotalamo-ipofisi-surrene (HPA) che è un sistema dinamico in grado di regolare la risposta agli eventi traumatici. Quando lo stress attiva cronicamente questo meccanismo, si innescano una serie di segnali che provocano il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori come cortisolo, adrenalina e norepinefrina. Questi ormoni influenzano negativamente la composizione del microbiota intestinale e addirittura aumentano la crescita e la carica virulenta dei batteri. Inoltre, a loro volta, i batteri intestinali possono rispondere allo stress producendo sostanze che provocano l’infiammazione nel sistema nervoso centrale e anche ormoni e neurotrasmettitori simili a quelli prodotti dall’asse HPA, alterandone quindi le importanti funzioni.
Gli squilibri microbici e lo stress, quindi, si attivano l’un l’altro in un circolo vizioso in grado di causare recidive di SIBO: in questi casi, l’infezione è solo il primo step da curare, ma sarà assolutamente necessario risolvere anche i problemi collegati allo stress gestendone i fattori scatenanti. Il collegamento tra stress e SIBO è purtroppo spesso sottovalutato.
Stress e SIBO: il collegamento
Numerosi sono i meccanismi tramite i quali lo stress causa ulteriori danni in un intestino già provato dalla SIBO, in maniera subdola e fastidiosa come nei seguenti casi:
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riduzione della produzione di acido gastrico, fondamentale per la digestione delle proteine ed eliminare i batteri ingeriti prima della loro penetrazione nell’intestino tenue dove potrebbero proliferare scatenando la SIBO. L’asse HPA, influenzato dallo stress, inibisce la formazione di questa secrezione fondamentale per il tuo organismo;
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riduzione della motilità intestinale. Il complesso motorio migrante (CMM) è necessario per regolare l’attraversamento del cibo dallo stomaco all’intestino fra un pasto e l’altro. L’assenza o l’alterazione di questo processo provoca stagnazione di cibo nell’intestino tenue, creando così terreno fertile per la proliferazione batterica e la SIBO. In questo caso lo stress è associato alla soppressione della motilità intestinale e alla compromissione della digestione;
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oscillazione della quantità di zucchero nel sangue. Lo stress cronico innalza il cortisolo, che a sua volta è in grado di modificare i livelli di zucchero nel sangue causando appetito frequente e picchi di fame. Questo modo di alimentarsi riduce il lasso di tempo fra un pasto e l’altro e compromette di conseguenza anche il meccanismo relativo alla motilità intestinale indebolendola;
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riduzione dell’immunità delle mucose intestinali. Il nostro sistema digerente secerne alcune immunoglobuline (IgA) che mantengono la funzione immunitaria delle mucose, incluse quelle comprese nel tratto gastrointestinale. Lo stress inibisce la formazione di queste sostanze, aumentando così il rischio di proliferazione batterica nell’intestino;
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aumento della crescita batterica. A causa degli ormoni dello stress, alcuni batteri patogeni aumentano di numero e di carica virulenta, mentre al contempo l’organismo riceve una minore protezione dalle infezioni e dunque anche dalla SIBO;
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sviluppo della formazione di biofilm. I biofilm, microrganismi in grado di attaccarsi alle superfici del tuo organismo proteggendo i batteri nocivi, causano infezioni alquanto ostinate. Gli ormoni dello stress promuovono la formazione dei biofilm.
Stress e SIBO: impariamo a controllarci
Dati i notevoli danni che lo stress comporta all’organismo, è necessario imparare a gestirlo nel modo più appropriato per affrontare e combattere anche la SIBO. È possibile agire in vari modi per regolare la quantità di stress che ci affligge, normalizzando le nostre abitudini e la nostra dieta ma anche agendo in profondità sui nostri ritmi quotidiani e sul modo di rapportarci alla vita.
La dieta da seguire deve essere regolare e i pasti intervallati fra di loro di almeno 4/5 ore. Questo per dare la possibilità al meccanismo CMM che si attiva fra un pasto e l’altro di agevolare la motilità intestinale e completarne il processo. È positivo anche un digiuno di 12 ore durante la notte, e anche il digiuno intermittente, con assunzione (guidata da un nutrizionista) di cibo solamente all’interno di una finestra di otto ore al giorno e digiuno nelle restanti 16.
Il complesso motorio migrante e la motilità intestinale possono anche essere stimolati attraverso farmaci e integratori prescritti dal tuo nutrizionista (il fai da te è fortemente sconsigliato).
Lo stress si può ridurre imparando a dire “no”: rispetta i tuoi limiti e non assumerti più impegni di quelli che puoi gestire realisticamente, non comprare cose che poi hai difficoltà a pagare ma vivi nelle tue possibilità qualunque esse siano. Evita di frequentare le persone che assorbono le tue energie in modo negativo, evita di discutere con loro inutilmente, impara a superare le discussioni aride e senza soluzione.
Pratica un’attività benefica per il corpo e per la mente, come la meditazione, la respirazione, il barefooting, il Tai Chi o lo yoga, e trascorri più tempo in mezzo alla natura. Tutte queste attività aumentano l’attività dell’asse HPA diminuendo gli effetti negativi sulla motilità gastrointestinale, sulla secrezione acido-gastrica, sulle mucose intestinali e sulla crescita batterica.
Impara a misurare e regolare la tua frequenza cardiaca. Si tratta di un dato variabile fortemente influenzato dalla risposta allo stress.
Prova metodi fisici come la manipolazione viscerale o i massaggi: aiutano a ridurre lo stress e contemporaneamente migliorano la motilità gastrointestinale. Puoi anche tentare alcune opportunità offerte dalla rieducazione neurale che affrontano le problematiche più profondamente radicate nel cervello migliorando l’equilibrio del sistema nervoso.
Tutte le numerose strategie che potresti mettere in atto insieme al tuo specialista di fiducia influenzeranno la salute del tuo intestino. Riuscire a gestire il collegamento tra stress e SIBO, insieme ai giusti trattamenti e alle modifiche necessarie nella dieta quotidiana, è fondamentale per poter finalmente iniziare ad avere la meglio anche sui casi più ostinati e sulle recidive da SIBO.
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