Alimenti senza nichel: ecco cosa evitare e cosa mangiare inizialmente
Nel passato articolo sul nichel, avevo accennato al fatto di voler elencare gli alimenti senza nichel e quelli che invece lo contengono. In verità eliminare completamente questo metallo è quasi impossibile, perché è presente più o meno ovunque.
Fortunatamente per iniziare a stare meglio quando si è allergici al nichel, può essere sufficiente seguire un regime alimentare ‘a basso contenuto di nichel”, selezionando quindi una serie di alimenti che ne contengono basse concentrazioni. Vediamo quali sono gli alimenti senza nichel e quali invece sono considerati da evitare.
Gli alimenti e le bibite che contengono nichel
È essenziale fare una premessa: qualsiasi alimento anche a basso contenuto di nichel può essere comunque dannoso per chi soffre di questa condizione, a seconda di come è stato conservato o confezionato. Tutti gli alimenti e le bibite contenuti in lattine possono dare fastidio a chi soffre di allergia al nichel. Oltre a questo, sono da evitare le cotture e in generale l’uso delle pentole di alluminio rivestite in teflon. Meglio assicurarsi che tutti i materiali usati siano nichel free (senza nichel).
Detto questo, c’è un’altra cosa importante da capire: il nichel contenuto nelle piante (verdura e frutta) può essere fino a quattro volte quello dei prodotti di origine animale. Ecco quali sono gli alimenti con concentrazioni più elevate di questo minerale (quelli quindi che dovrai eliminare inizialmente dalla tua dieta):
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il cacao e tutti i suoi derivati;
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il tè verde in particolare, ma anche il tè classico e il caffè;
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la liquirizia;
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il fegato;
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il pomodoro, soprattutto quello concentrato e non cotto;
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la frutta secca e i semi oleosi;
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molte spezie tra cui l’alloro, il basilico, la cannella, il cumino, la menta, la noce moscata, l’origano, il pepe, il prezzemolo;
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i legumi, in particolare le lenticchie, ma tutti hanno un’alta concentrazione di nichel (i ceci sono quelli che ne hanno meno);
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le verdure come gli asparagi, gli spinaci, la lattuga, le carote, i funghi, i fagiolini, le cipolle, l’aglio, i piselli, il sedano, la soia;
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gli oli vegetali e la margarina;
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il latte pastorizzato e il latte vegetale (tranne quello di riso);
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i frutti di mare e i molluschi;
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i cereali integrali, in particolare il grano saraceno, l’avena, il mais e il miglio;
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la frutta come il kiwi, le pere, il cocco, la frutta essiccata.
Molti di questi alimenti sono importanti per la nutrizione e toglierli dalla propria alimentazione senza andare a intervenire sulla causa dell’allergia al nichel, vuol dire andare a indebolire tutto l’organismo. Per questo è importante evitare il fai da te e rivolgersi a uno specialista che ti aiuti sì ad eliminare inizialmente ciò che maggiormente contiene nichel, ma anche a reintrodurlo al momento giusto affinché tu possa godere di importanti nutrienti.
Gli alimenti senza nichel o con bassa concentrazione
Come avrai notato tra gli alimenti da evitare non ci sono quelli di origine alimentare, tranne il fegato e il latte pastorizzato. Questo perché, almeno che carne e uova non siano stati a contatto con contenitori o pentolame in nichel, sono considerati sicuri per chi è allergico al nichel.
Vediamo comunque quali sono gli alimenti senza nichel o che ne hanno una concentrazione talmente bassa che possono essere mangiati senza particolari problemi.
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la carne (fegato escluso) e le uova;
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il pesce, tranne i frutti di mare e i molluschi;
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latte crudo e derivati;
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la farina 00 e la 0, il riso bianco (consiglio sempre il Jasmine);
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le patate sbucciate, tradizionali e americane;
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di frutta le banane, le mele, le pesche, il melone, il cocomero, la papaya, gli agrumi,
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di verdura le zucchine, barbabietole, cetrioli, peperoni, zucca, melanzane, i cavoli,
Considerazioni molto importanti che devi conoscere e conclusioni
Analizzando cibi e bibite potrebbe sembrare ‘semplice’ seguire una dieta rigida a basso contenuto di nichel. Tuttavia ci sono alcune cose che sono importanti da sottolineare, perché capitano persone che, nonostante un corretto regime alimentare, continuano comunque ad accusare i sintomi di questa condizione. Questo è ben evidenziato in questo studio, che semplifico e riassumo brevemente:
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Il contenuto di nichel nello stesso alimento può variare anche notevolmente, a seconda di dove è stato prodotto. Addirittura anche nello stesso lotto dello stesso cibo ci possono essere concentrazioni diverse a seconda del quantitativo assorbito da una pianta in un dato momento.
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Le stagioni influiscono sulla concentrazione del nichel delle piante. In primavera e autunno i vegetali hanno una concentrazione maggiore di questo metallo.
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Ci sono differenze nella concentrazione del nichel in diverse parti dello stesso impianto. Le foglie contengono meno nichel nelle foglie rispetto alla radice, le foglie ‘vecchie’ hanno un maggior quantitativo di quelle fresche.
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La vitamina C, il tè, il caffè, il latte crudo inibiscono l’assorbimento di nichel nell’uomo, quindi se da una parte è bene non abusare di tè e caffé perché lo contengono, dall’altra è consigliato non escluderli completamente.
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La carenza di ferro può favorire l’assorbimento di nichel nel corpo umano, quindi un’adeguata assunzione di ferro riduce le possibilità di assimilazione di nichel.
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L’assorbimento gastrointestinale del nichel è soggettivo e variabile e dipende dalla composizione della dieta. Cito dallo studio: “… l’assorbimento di nichel può essere soppresso mediante sostanze leganti o chelanti, inibitori competitivi o reagenti; d’altra parte, l’assorbimento è spesso migliorato da sostanze che aumentano pH, solubilità o ossidazione, oppure da agenti chelanti attivamente assorbiti. Tali composti includono: acido ascorbico, acido citrico, pectina (da succo d’arancia), che influenzano l’assorbimento di minerali in traccia; tannini (in tè e caffè), che inibiscono l’assorbimento di ferro e zinco; acido ascorbico che sopprime l’assorbimento di nichel; e agenti complessanti, come ad esempio EDTA, che riducono i livelli di nichel nel plasma”.
Quindi il beneficio che un paziente può ricevere da una dieta con gli alimenti senza nichel può essere diverso a seconda della stagione, del luogo in cui si trova e da persona a persona.
In pratica, il beneficio della dieta a basso contenuto di nichel non è uniformemente osservato in tutti i pazienti. Non esiste una dieta uguale per tutti, serve un regime alimentare mirato anche nel caso di dieta per l’allergia al nichel. Questo è dovuto al fatto che ci sono fattori che possono interfacciarsi con l’assorbimento del nichel nel corpo umano e inoltre ci sono fattori che influenzano il livello di concentrazione di nichel nel cibo. Se tutto questo non viene tenuto in considerazione durante la preparazione di una dieta a basso contenuto di nichel, i benefici saranno scarsi.
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